Le Origini

Qui Γ¨ dove tutto nasce
in un grande Tempio misterioso, dalle infinite stanze, corridoi e scalinate. Il Tempio di Dhemetra. Dentro il quale vivono i Veraldi, cinque Pittori, che per un tempo indefinito, intrecciando pensieri e colori, dipingono dei grandi capolavori su tela. Le quali perΓ², rimangono solo nella loro immaginazione, in quanto non vige luce nel grande Tempio. I pittori si raccontano soltanto l'uno con l'altro le proprie creazione, descrivendosi a vicenda ogni angolo e dettaglio del proprio capolavoro. Edra, una dei Veraldi, dipinge qualcosa di unico nel suo genere, una grande stella, che chiama "Miterde", il suo significato Γ¨ : La Luce. Ritrae un corpo celeste di grandi dimensioni, in grado di scaldare l'immenso Tempio , pur non bruciandolo, in grado di illuminare le grandi tele dei Veraldi , che sino a quel momento rimanevano solo nella mente del singolo.

Edra, pone lo sguardo oltre,
creando Miterde al di lΓ della tela, ma su di un piano materiale.I suoi fratelli rimangono stupiti, quando la luce della Stella, raggiunge le porte del Tempio, creando ombre e sfumature.Colpendo le tele, e mostrando agli occhi di ciascuno, il capolavoro dell'altro.I Veraldi, sino ad ora solo artisti nel pennello, comprendono di detenere , nel profondo, capacitΓ ancora piΓΉ grandi.Ed Γ¨ ammirando le tele di ciascuno, che Edrago mostra la sua, una stupenda tela raffigurante una seconda stella, Herebo.Che significa nella loro lingua : Casa di Luce.Delle stesse dimensioni di Miterde, ma con dettagli e decorazioni molto piΓΉ curati.Tutti i compagni acclamano Edrago ed il suo Herebo su tela, tutti tranne uno. Edra.Edra, lo rimprovera, accusandolo di aver copiato la sua tela "Miterde" e che se dovesse nascere come la sua, la distruggerΓ prima che illumini il suo volto.Ma Edrago afferma che il suo Herebo , nascesa molto prima del suo Miterde, e che fino ad ora era rimasto solo nella sua immaginazione, e nel buio per gli altri.E che se lo avessero ascoltato meglio, forse si sarebbero ricordati dei suoi racconti, forse se ne sarebbero accorti anche loro.

I Veraldi si scontrano per la prima volta
litigando sul da farsi con le due stelle. Combattono con i pennelli su tela, creando creature che lottano, guerre sanguinose e mondi distrutti. Alcuni ritraggono la distruzione di entrambe le stelle, altri la bellezza di Herebo, e molti la prima grande Luce, che spegne quella di tutto quanto. E tra il frastuono dei colori che lottano tra loro, Edra rompe la grande tela con un pugno. " Sell'Herebo nascerΓ , che stia lontano dal Tempio e da Miterde, che sia piΓΉ piccolo e spoglio, che sia freddo e privo di bellezze" Cosi, Edrago, pur di veder nascera la sua tela, guarda oltre, e crea Herebo, lontano da tutto... solo, tra nubi di di pensieri, dubbi ed oscuritΓ . I Veraldi cercano il loro compagno, ma non lo trovano piΓΉ nelle sue stanze, ne in tutto il tempio, che essendo di infinita grandezza, Γ¨ impossibile da vegliare tutto. Ora i Quattro Veraldi si dedicano ad un nuovo capolavoro, il piΓΉ grande che mai potranno realizzare, con lo scopo di attirare l'attenzione di Edrago, che nel tempo, manca persino ad Edra. I Veraldi danno vita ad un immensa tela, chiamata Dhemetra, ne disegnano la crescita ed il suo futuro, ma si fermano quando capiscono, che Edrago non li raggiungerΓ piΓΉ.

Dissolvendosi tutti tranne Edra.
Edra rimane sola , e dipinge su di una nuova tela, un passaggio tra Dhemetra e Miterde, una grande volta che conduce sino al Tempio.In modo che l'unico Veraldi possa conoscere le sue creazioni per il quale Γ¨ piΓΉ onorata.I primi eroi del mondo raggiungono Edra, ed ora, il Veraldi non Γ¨ piΓΉ solo, ma anzi, Γ¨ considerato un dio dai suoi figli.Cosi , Edra abbandona i pennelli, perchΓ© le sue tele non potranno mai esser piΓΉ belle di quelle che ha giΓ creato, e che ora, vede in carne ed ossa.Nel mistero per lei rimane avvolto Herebo, ed il fato di Edrago.Edrago, si nasconde su Herebo, dipingendo ancora a differenza di Edra.Ma i suoi colori, i suoi pennelli e le sue tele, non provengono dal grande Tempio, ma dalle terre spoglie di una stella senza vita.Cosi i nuovi capolavori del Veraldi divengono macabri , cupi e colmi di odio verso Dhemetra.Che da lontano osserva, tra le nubi del suo piccolo Herebo.