La Storia di Dhemetra
Dall’anno zero ad oggi

Dopo la Battaglia dei Giganti, Dhemetra si presenta divisa in tre grandi parti e diverse piccole isole; vi sono diverse guerre per determinare la razza dominante, ma dopo anni di dispute gli uomini, guidati da Re Damil I, nel 2500 uniscono Cresta Azzurra e Picco Tonante sotto un’unica grande bandiera: quella del Grande Regno. Le Terre di Heres, invece, diventano casa per il Regno Elfico a sud e per il Regno Nanico del Tuono a nord. I due regni combattono lunghe guerre tra di loro, fino a quando il Re dei Nani, Vullor Barba Cupa, grazie alla posizione strategica e ai suoi numerosi minatori, trova per primo i primi due frammenti del Cuore di Gigante, che dopo circa cinquecento anni brillano ancora di potere magico. Re Vullor I decide, nonostante il dissenso del Consiglio dei Nani, di avvisare il Re degli Elfi Lodriel della sua scoperta. Nani ed Elfi collaborano per la prima volta nella storia di Dhemetra, formando il Consiglio della Gemma, con lo scopo di proteggere e studiare i frammenti del Cuore di Gigante. Il Consiglio scopre che, pur essendo solo frammenti, anche presi singolarmente possono, nelle mani di una creatura forte, manifestare parte dei loro poteri magici. I due regni, pur provando ancora risentimento e odio represso da parte di molti, che spesso porta a piccole battaglie locali, scovano nel 2800 la posizione di altri tre frammenti del Cuore di Gigante, componendo così metà della Gemma. I frammenti vengono conservati all’interno del Consiglio della Gemma, divenendo sempre più spesso bersaglio di attacchi da parte di creature malvagie, attratte da tale potere. Nel frattempo gli uomini del Grande Regno vengono a conoscenza della scoperta dei frammenti: gelosi e ammaliati dal potere della Gemma, decidono di dichiarare guerra alle Terre di Heres.

Nel 2950 ha inizio — La Prima Guerra della Gemma

Così, nel 2950 ha inizio una grande guerra, che prese il nome di Prima Guerra della Gemma (2950–2965). Lo schieramento del Grande Regno, capitanato da Re Damil V, capo degli uomini, unito a diverse altre razze comuni, come i mezz’orchi di Uruk e i Tiefling delle Isole Perdute, combatte contro gli Elfi di Lodriel e i Nani di Vullor Barba Cupa. La battaglia sanguinosa dura dal 2950 al 2965, quando il Grande Regno, nonostante la superiorità numerica, è costretto a ritirarsi per la morte di Re Damil V, colpito da una freccia elfica scoccata dallo stesso Re Lodriel degli Elfi. Nel 2970, cinque anni dopo la morte di Damil V, il figlio, Re Mildil I, sferra un ulteriore attacco alle Terre di Heres per vendicare il padre e recuperare i frammenti della Gemma. La Seconda Guerra della Gemma (2970–2980) dura altri dieci anni, recando gravi perdite a tutti gli schieramenti. Gli Elfi di Lodriel, stanchi di veder scorrere sangue tra la loro gente, propongono al Grande Regno di far parte del Consiglio della Gemma, così da controllare insieme i frammenti del Cuore di Gigante. I Nani di Vullor Barba Cupa, sentendosi contrari ed esclusi in questa decisione, decidono, durante una notte del 2980, di rubare i frammenti e nasconderli nella Grande Montagna nanica.

Così facendo, i Nani di Vullor sciolgono l’alleanza con gli Elfi e abbandonano il Consiglio della Gemma, riportando il loro tesoro a casa propria. Il Grande Regno e gli Elfi di Dullor, dopo aver stretto un patto di alleanza, attaccano la Grande Montagna nanica, iniziando così la Terza Guerra della Gemma (2980–2982). I Nani proteggono per circa due anni la montagna con tutte le loro forze, chiedendo aiuto anche agli alleati Gnomi delle colline, guidati da Re Gibbo Lingua Lunga, che rispondono alla chiamata immediatamente. Gli scontri portano i Nani ad arretrare sempre di più all’interno della Grande Montagna, fino a giungere alla sala reale, dove Vullor Barba Cupa, pur di non arrendersi, sferra da solo un ultimo attacco suicida contro il Grande Regno. Il figlio di Vullor, Grovor Barba Cupa, promette di riportare i frammenti al Consiglio della Gemma se i Nani potranno farne nuovamente parte. Gli Elfi e gli Uomini accettano, con la sola condizione che il Consiglio dovrà essere trasferito su terra neutrale, a distanza equa tra tutti i regni. Così, nel 2983, sull’Isola della Gemma viene costruita una grande fortezza neutrale, sede del Consiglio, con lo scopo di custodire i frammenti del Cuore di Gigante. Alla fine del 2983 viene stipulata la Pace di Dhemetra, che garantisce piena libertà di commercio e di passaggio tra tutte le terre conquistate dai regni di Elfi, Uomini e Nani. Nel 2985 il clan di Zurk, un gruppo di orchi guerrieri estremamente violenti, trova nel Fiume Veglia un frammento di Cuore di Gigante.

Il loro capo, Zurk, grazie alla sua forza bruta e al potere del frammento, riesce a riunire segretamente più di mille orchi. Per cinquant’anni non vi furono particolari guerre e regnò la pace tra Nani, Uomini ed Elfi, fino a quando, nel 3033, eruttò inaspettatamente il vulcano di Picco Tonante, distruggendo parte del Grande Regno e costringendo gli uomini a ritirarsi a sud. Zurk, grazie al potere del frammento, invecchiò più lentamente del previsto e il suo numeroso clan di orchi, estremamente fedele, gli giurò lealtà. Egli decise di approfittare del momento per raggiungere i piedi del vulcano e impadronirsi di quella terra abbandonata. Si creò così, nel 3034, il Regno degli Orchi di Zurk. Il Re del Grande Regno, Lord Leenil, assunse diversi mercenari per avere il massimo supporto contro la brutalità degli orchi. Inoltre strinse un accordo segreto con Re Lodriel, chiamato Patto di Sangue, che prevedeva l’entrata in battaglia da parte degli Elfi per difendere il Grande Regno in caso di estrema necessità.

Ebbe inizio, nel 3035, la Guerra di Zurk, dove orchi e uomini si fronteggiano tutt’oggi al Valico Silente, per determinare i confini del territorio, mentre gli Elfi di Lodriel cercano sulle Isole Perdute traccia di nuovi frammenti del Cuore di Gigante. I Nani, afflitti da gravi perdite dovute alla Terza Guerra e delusi dall’operato della famiglia Barba Cupa, sciolgono il Regno e si separano in diversi clan, per le montagne e colline a nord della Terra di Heres. 3038: la Guerra di Zurk prosegue; entrambi i regni non vogliono retrocedere e una sanguinosa ed epica battaglia continua nei pressi del Valico Silente.

Nel Frattempo…

Gli Elfi esploratori di Lodriel, in particolare il figlio dello stesso Re, Principe Syrian, scoprono l’ingresso di un’antica caverna sulle Isole Perdute: un potere magico viene percepito provenire dall’interno. Il giovane Principe Syrian, scalpitante per la recente scoperta, entra nella Grotta Oscura con il suo gruppo di esploratori e scompare nell’oscurità. Il messaggero che riportò la notizia nelle Terre Elfiche racconta di aver udito una voce spettrale provenire dalle profondità della grotta. Re Lodriel, disperato per la scomparsa del figlio, fonda nel 3040 una segreta gilda di avventurieri, chiamata Fardello Spezzato, con lo scopo di affidare le ricerche dei frammenti a intrepidi avventurieri.

Grazie al Fardello Spezzato, il frammento e il figlio di Re Lodriel tornano nelle Terre di Heres, nell’anno 3042. Tuttavia, la gilda, dopo la dura missione nelle Isole Perdute, lentamente si sgretola dall’interno. Nel frattempo, la grande guerra tra orchi e uomini vede finalmente la luce quando Nani ed Elfi si uniscono alla battaglia e insieme sconfiggono il mietitore Zurk. Una freccia incantata, scagliata da Lodriel stesso, trafigge il cuore dell’orco che, dopo un’agonizzante sofferenza, muore. La grande guerra tra Orchi e Uomini si conclude nell’inverno del 3042. Ma il peggio deve ancora arrivare. Un folle stregone di nome Xardas viene a patti con i Nani Barba Cupa, che segretamente ingannarono tutti falsificando la coppia di frammenti da loro ritrovati e conservando gli originali nella Grande Montagna. I Barba Cupa, insieme a Xardas, cercano di forgiare, grazie alle avanzate tecnologie naniche, un nuovo cuore di gigante.

Tuttavia, lo stregone ha altri piani e, una volta ultimato il lavoro, grazie alla sua magia egli divora il cuore di gigante e si trasforma in una creatura demoniaca, con lo scopo di uccidere Edra stessa. Infatti Xardas crede che, così facendo, tutta la magia cesserà di esistere e il mondo sarà in equilibrio, sacrificando persino la propria vita. Qui, nelle alte e ripide creste innevate e tra le nuvole grigie, lo stregone viene fermato da un misterioso eroe, che cerca con tutte le sue forze e abilità di ucciderlo. Purtroppo Xardas ha la meglio: scaglia l’uomo misterioso nel profondo oceano salato.

Il demone vola sino a Edra e la uccide, distruggendo anche il Tempio di Dhemetra. Un boato senza precedenti: la fine della magia e l’inizio di un nuovo mondo. Le creature magiche pure divengono cenere e i loro predicatori e devoti perdono i poteri magici. Un nuovo mondo ha inizio, privo di magia. Siamo nel 3043, un anno dopo la vittoria degli uomini: purtroppo Re Leniin, data la sua età, muore per cause naturali e lascia il trono in eredità al figlio, Principe Tobir III, ma egli lo cede a un guerriero che, acclamato dalla folla dopo aver sterminato gli ultimi orchi rimasti, sale al potere. Il suo nome è Garion il Taglia Teste, soprannominato per aver impalato il cranio dell’ultimo orco di Picco Tonante. Re Garion cambia radicalmente la forma politica del regno: durante i suoi due anni di carica al potere divide in cinque differenti parti le terre degli uomini, dedicando una di queste alla detenzione di tutti i fuorilegge e nemici del regno.

Questo regno viene chiamato — Regno dei Ratti

Regno dei Ratti: un luogo temuto da tutti e da tutto, persino dalle bestie selvagge, che si tengono distanti da quelle terre deserte. Il nuovo Re è amato dalla sua gente inizialmente, ma lentamente si rivela violento e con pericolose ambizioni personali.

Infatti Garion, dopo aver stretto un’alleanza con il Nuovo Grande Regno Nanico, che si riunisce dopo ormai cento anni, brucia il Valico Elfico, permettendo agli alleati nani di sfondare le difese elfiche, che da millenni disprezzano e combattono. In cambio, Garion viene in possesso di alcune tecnologie belliche naniche e strumenti di moderna innovazione. Gli Elfi, comandati ancora da Lodriel, vengono decimati, e il Principe Sirian fatto prigioniero. Le Terre elfiche vengono divise nell’estate del 3044, e il vecchio regno cade, dando inizio a un periodo buio per l’eterna razza elfica, chiamato: l’ombra del futuro. Lodriel lascia per sempre il trono, e mai più viene visto nelle città. Il Fardello Spezzato, da lui stesso voluto, viene sbandito, dopo che i suoi partecipanti lo abbandonano. Quando la pace per gli uomini sembra finalmente giunta, una guerra interna scoppia tra gli Uomini di Garion il Taglia Teste e quelli di Tasil il Leone. Tasil, un tempo soldato dell’esercito del Grande Regno e amico del Re, scopre i veri piani di Garion e immediatamente li rende pubblici: «Il sovrano non è che un assassino, un folle e un egoista: egli cerca per sé il potere perso della magia, distruggendo senza pietà i nostri vecchi amici elfi e intrappolando gente innocente nel folle Regno dei Ratti. La mia gente è stata uccisa senza pietà dalle sue sporche mani, e molti altri perderanno la vita se non ci uniamo insieme contro questo tiranno».

Molti uomini e donne si uniscono all’esercito di Tasil, ed un’atroce e sanguinosa guerra ha inizio, che lo stesso Tasil rinomina Sangue di Rivalsa. La Rivalsa dura due lunghi anni, nei quali la popolazione degli uomini si spezza in due, combattendo all’interno di città, foreste, montagne e sino alla Grande Capitale. Qui Re Garion e Tasil si affrontano testa a testa, in un duello epico all’ultimo sangue. Gli Uomini di Tasil periscono uno dopo l’altro, sotto le terribili trappole e armi di derivazione nanica di cui l’esercito disponeva. Ma la volontà di ferro della Rivalsa non cede, quando un misterioso chierico si intromette nel bel mezzo del combattimento, lanciando per la prima volta dopo anni un’onda magica che separa i due eserciti. Il chierico rivela di essere tale Vatras di Vabeldan, protettore del Monastero Scarlatto, giunto sino a lì per punire gli atti di Garion e annunciare il ritorno della magia grazie a un rituale praticato da lui stesso. Infatti mostra, tramite una visione astrale, lo stesso Garion bruciare e uccidere senza pietà il monastero in cui egli risiedeva. Vatras polverizza l’esercito del Re con una pioggia di grandine infuocata e poi, con l’aiuto dello stesso Tasil, uccide Garion, trafiggendolo con una lama nera dentata. Vatras e Tasil sembrano conoscersi: i due non si scambiano parole, solo uno sguardo intenso, mentre imbracciano ancora le loro armi. Poi, il guerriero ripone la spada nel fodero e torna dalla sua gente, voltando le spalle al chierico. Vatras si alza dal terreno e scompare, non mostrandosi più nelle Terre degli Uomini.

Trascorrono decenni dopo la grande guerra e sembra che un periodo di pace ritorni finalmente per le Terre degli Uomini, un periodo in cui molti cercano di ricostruire il proprio futuro. Viene eletto nel 3101 Re Horsoug Mascella di Bronzo, che guida il popolo dei Nani verso un periodo prosperoso, riuscendo a riunire tutti i clan e a forgiare così di nuovo un grande regno nanico.

Durante questo periodo i Nani si stabiliscono sulle montagne del nord più estremo, fondando anche una colonia verso le Isole del Ghiaccio. Qui trovano ricchezze e potere che permette loro di tornare il popolo più ricco del mondo di Demetra. Il grande Re è amato da tutta la sua gente e apprezzato come tale: statue bronzee vengono realizzate in suo onore e la nuova sede della capitale del Regno Nanico torna a essere la Grande Montagna, che viene restaurata in ogni piccolo dettaglio e rinforzata.

Il Regno Elfico invece studia le stelle e il passare del tempo con attenzione, perché qualcosa sembra stia arrivando da molto lontano: una nube oscura infatti scende dalla grande stella fredda, Herebo scaglia su Demetra una fitta coltre oscura che inizia a ricoprire completamente la luce di Miterde. Rapidamente il mondo cade nel buio, i popoli degli uomini iniziano a fuggire verso le montagne, mentre gli elfi si rifugiano nelle foreste selvagge dove i grandi alberi fungono da mura. Tuttavia, senza luce, la natura inizia a morire e non sembra esserci altro destino se non quello dell’apocalisse.

Il Fardello Spezzato, gilda rimasta segreta sino ad ora che era dietro al ritrovamento di diversi frammenti, viene resa pubblica: i loro membri, un mago proveniente dal Sud, il Gran Maestro Milten; Astaroth, un paladino appartenente all’Ordine della Vendetta; Tasil, figlio di Ilvis, nome che si pensava essere sparito da Dhemetra e che sembra essere tornato; e Thorrak, un nano proveniente dall’estremo.

Il ritorno del Fardello Spezzato al Consiglio della Gemma avviene pressoché nello stesso tempo, infatti, come fossero stati coordinati. Thorrak e Tasil giungono sulla schiena di un possente drago bianco, seguito da quattro altri giovani Sputaghiaccio. Mentre Astaroth e Milten si calano con una Scala Magica da un portale apparso qualche metro sopra i tetti del Consiglio della Gemma.

Una volta riuniti, il Consiglio si riapre, accogliendo anche i giovani draghi bianchi all’interno di esso. I draghi, rimasti affascinati da tale bellezza, mostrano quanto siano sottomessi alle parole dei due membri del Fardello. Infatti Tasil e Thorrak ordinano ai draghi come muoversi e dove sedersi, dove fermarsi e quando parlare. Astaroth e Milten rivelano il recupero di un importante cimelio antico, una leggendaria Scala Magica, in grado di condurre tutti coloro che saranno pronti sino alle porte di Herebo, per combattere i Demoni delle Nubi. Grazie a questa scala infatti, donata dall’Oracolo di Dhemetra, sarà possibile andare e fare ritorno dai luoghi più remoti del mondo, tranne Miterde e il Tempio di Edra.

La scala può essere evocata solo da coloro che se la sono guadagnata, e da nessun altro. Così il Consiglio apre l’ipotesi di scalare dunque sino tra le Nubi Oscure, per uccidere i Padroni dei Demoni e liberare così Miterde dall’oscurità.

Vengono scritti importanti trattati, che cambiano per sempre la storia del mondo: infatti si espone pubblicamente l’esistenza della segreta Gilda del Fardello Spezzato e delle loro gesta; tuttavia gli attuali nomi dei membri di essa non vengono mai citati negli scritti, si abbozzano solo le seguenti diciture: «vi è un uomo dal sangue di altri tempi, un mago dalla mente acuta, un reggente della luce sacra e un nano dal coraggio di ferro. Inizialmente dedita al recupero di tutti i frammenti del Cuore di Gigante, oggi si presentano anche come difensori di Miterde e della sua luce».

Si decide, grazie all’aiuto dei giovani Draghi Bianchi, che il popolo degli uomini sarà portato sino alle grandi montagne dalle creature alate. Tuttavia, anche se queste accettano in quanto ora servi del Fardello Spezzato, avvisano che il Grande Drago Bianco Antico verrà, e che dovrà esser lodato o combattuto.

Nonostante il pericolo del Drago Antico, il Consiglio vota di usare i draghi bianchi per salvare gli umani, e si stipula un’alleanza tra tutte le razze per combattere Idàrin una volta giunto in terre amiche.

Così, alle prime ore del mattino, i draghi volano sino alle sponde delle Terre degli Uomini e con le indicazioni fornite recuperano tutti gli uomini rimasti in vita, portandoli sino alle porte della Grande Montagna. E mentre il popolo degli uomini è portato al sicuro, una grande ombra si posa sulla cima del Consiglio. Il Grande Drago Bianco, il leggendario Idàrin, seguito dai suoi figli, giovani Draghi Bianchi nati da poco tempo, si scaglia contro le Grandi Montagne Naniche.

Il popolo dei Nani, preparato all’arrivo degli sputaghiaccio, difende le creste innevate e abbatte i figli di Idàrin, grazie all’aiuto di ingegnosi macchinari bellici, frutto della collaborazione con gli ingegneri del Colle Gnomesco.

L’Antico, in collera per la morte della sua progenie, sfonda le difese naniche, decimandone le forze. Qui, sopra il picco della Grande Montagna, si combatte una lunga battaglia epica tra tutte le forze alleate e il drago antico. Infatti, grazie al Circolo dei Maghi, le forze degli Elfi insieme al Fardello Spezzato giungono alla difesa della montagna. I signori elfici, seguiti dalle loro legioni, portano il drago ad arretrare fuori dai canali principali.

Padre e figlio, Lodriel e Sirian, lottano fianco a fianco, insieme al Fardello Spezzato, la Gilda un tempo segreta, oggi divenuta di dominio pubblico, ormai considerata forza fondamentale dell’alleanza contro le orde di Heres.

Varniel, Regina dei Cioschi Blu, nonché signora degli Elfi Guerrieri del Sud, si scaglia insieme ai suoi figli contro il drago. E quando Idàrin polverizza Myrtariel e Tiriel, la signora si pone sopra la testa del drago per tentare di decapitarlo. Ma Idàrin, usando il suo potere, riesce a formare uno strato di ghiaccio in grado di proteggersi dal colpo mortale dell’elfa. Mentre tutti cercano di scalfire il drago, egli spezza il corpo della Signora dei Cioschi Blu, dividendolo a metà con un colpo di coda.

Lodriel, primo Re del Grande Regno elfico e una delle creature più antiche del mondo, si lancia nella gola del drago e, dall’interno, penetra la sua corazza tagliandogli il collo. Idàrin, mentre si dimena dal dolore, si lancia giù per la montagna, insieme all’Elfo.

Il Fardello Spezzato, insieme a un gruppo di ricognitori nanici e a suo figlio Sirian, scende dalle impervie creste della montagna in cerca di Lodriel. Dopo diverse ore, viene ritrovato sotto il corpo del mastodontico drago bianco, in fin di vita. Astaroth prova a curarlo, ma nonostante diversi sforzi pare che le ferite siano fatali. Così viene fatto portare urgentemente nella Riserva di Plantarum, per trovare una cura alle sue profonde ferite.

I nipoti del drago bianco, amici del Fardello Spezzato, rimasti a guardare da lontano la morte dell’Antico, si calano sulla grande montagna e giurano di servire sino alla loro morte il Fardello Spezzato e i suoi amici. Nonostante la giovane età di questi draghi, presto diverranno adulti, e con il loro aiuto si potranno difendere o fronteggiare nemici molto potenti. Questi, per il momento, vengono messi a difesa delle montagne naniche, in caso mostri o altre bestie alate si dovessero presentare.

Ma è quando le cose sembrano calmarsi che una nube ancora più oscura aleggia sulla volta di Miterde, peggiorando ancor di più la condizione climatica delle Terre di Dhemetra. Il clima, divenuto ormai troppo rigido per lasciare le montagne, costringe tutti a un’unica opzione: partire subito per le Nubi Nere.

Il Fardello Spezzato, grazie alla Scala, parte verso Herebo e dopo diversi giorni torna con una richiesta ben precisa: il Signore di Herebo vuole uno dei Re del Regno dei Mortali; così Re Horsoug Mascella di Bronzo decide di sacrificarsi.

La minaccia delle nubi e della distruzione del mondo sembra essere svanita. La coltre oscura si è dissolta ormai da giorni, e il mondo rapidamente ha ripreso il controllo delle città sulle colline, mentre lentamente le pianure si riprendono dalle rigide temperature che le avevano colpite.

Tuttavia, una guerra tra Nani ed Elfi è in atto: le Terre di Heres sono in continuo scontro tra i confini dei Picchi Nanici. Qui infatti il Grande Regno Nanico lotta contro alcuni degli eserciti dei signori elfici che sostengono le azioni del Fardello Spezzato. Questa grande e sanguinosa guerra, scatenata per il rapimento di Re Horsoug Mascella di Bronzo, ha portato la divisione del Regno Nanico e le alleanze tra le razze.

Siamo nel 3221 quando, dopo circa cinquant’anni dall’avvento delle Nubi, il mondo viene inondato da altissime maree; queste, che inizialmente vengono sottovalutate, si rivelano in realtà un’opera del male che riesce in qualche modo a infiltrarsi sino nei luoghi più sicuri di Dhemetra.

Infatti un’onda alta quanto le colline si scaglia verso il Consiglio della Gemma. All’interno di esso vi sono i Guardiani e alcuni membri del Consiglio, tra cui Lodriel, tornato da poco in piedi dopo le diverse ferite subite contro i draghi. Lodriel, direttore del Consiglio, comprende immediatamente che le onde sono governate dalla mano di Heres, ed ordina di sigillare la rocca internamente. Tuttavia, nonostante gli sforzi dei maghi presenti, questi non riescono in tempo a fermare l’acqua che, come un vortice, entra all’interno del Consiglio e lo mette sottosopra. Lodriel si lancia nella Sala delle Gemme e si chiude all’interno. La pressione dell’acqua aumenta sempre di più, spingendosi contro le porte della sala, fino a raggiungere una potenza tale da essere in grado di crepare l’adamantino e penetrarvi. L’Elfo allora, pur di proteggere i frammenti, decide di aggrapparsi a due di questi, cercando di reggerli e non lasciarli a Heres. Mentre l’acqua si porta via i sette frammenti rimasti incustoditi, Lodriel lotta con tutte le sue forze per reggere i due frammenti. Passa qualche secondo, sufficienti per sfinire il corpo e la mente dell’Elfo, che, non appena vede uscire le ultime gocce d’acqua, si getta a terra, morente.

Il figlio, Sirian, una volta raggiunta la sala, trova il corpo di suo padre, con ancora accanto alle mani i Frammenti del Cuore di Gigante. Sirian infila in due Scatole di Adamantino i frammenti e li porta nelle Terre di Heres, insieme al corpo di suo padre. Il luogo è ignoto: nessuno sa dove sia l’erede del Regno Elfico né i due frammenti.

Il male, con in mano sette frammenti del Cuore di Bhaal, proietta sul mondo di Dhemetra un male maggiore. Da qui guerre tra popoli, draghi antichi e mostri del passato insorgono sulle terre mortali, e pochi eroi riescono a proteggere il mondo dall’incombere di queste minacce.

Il Gran Maestro Guardiano Milten, membro anche del Fardello Spezzato, viene riconosciuto come Guardiano di Dhemetra, divenendo il successore dell’Arcimago Hazart. Un Guardiano viene reso tale dalla benedizione anche del Concilio dei Paladini, che vede in lui un faro di conoscenza verso il futuro del mondo. Egli continua a proteggere Dhemetra, fondando anche la sua scuola di magia. Purtroppo il Guardiano perde la vita nella stagione dei ghiacci del 3219, salvando i suoi compagni durante la discesa delle montagne di ghiaccio contro un Beholder.

Ma il peggio arriva quando i Draghi Neri, alleati con il Signore Oscuro, gettano nell’anno 3218, dall’alto dei cieli, migliaia di monete d’oro sulle terre dei mortali: oro che era stato maledetto dal Signore Oscuro stesso. Un’epidemia inizia a infettare tutti, i più deboli e anche i più forti, che cadono in tentazione dell’oro. L’oro maledetto trasforma tutti in creature dannate, destinate a una fine orribile.

Mentre il mondo totale si ritrova sottomesso dalla maledizione, un gruppo di eroi, che alcuni riconoscono come il vecchio Fardello Spezzato, cerca una soluzione, insieme al Consiglio dei Maghi e al Concilio dei Paladini. I Maghi si uniscono e creano delle barriere magiche attorno a tutte le grandi città, un’energia così potente che riesce a mettere in salvo alcune delle città più importanti.

Il Concilio dei Paladini, guidato dall’Oracolo stesso — il primo fascio di luce di Miterde — trova nelle profondità delle Isole Perdute un antico manoscritto, il Mosaico della Morte, con incise le vedute del male per distruggere Dhemetra. Qui i Paladini vengono distrutti, tutti tranne Lord Atario, la Voce dell’Oracolo. Lord Atario riesce, grazie al suo potere, a portare al sicuro il Mosaico della Morte e scopre, grazie all’aiuto dei Maghi, che vi è un secondo mosaico, il Mosaico della Vita, che sarebbe in grado di curare la maledizione dell’oro. Questo Mosaico si trova tuttavia nel Piano Astrale e nessun mortale può accedervi; così il Fardello Spezzato, ora confermato dalla presenza e dagli avvistamenti di Tasil figlio di Ilvis, divenuto ora anche un cacciatore di draghi e scoperto successivamente come erede della stirpe di Eanor, un Guardiano dell’Eternità elfica.

Seguendo antiche leggende, il Fardello Spezzato trova l’unico drago buono con gli uomini, Oron. Grazie infatti all’ultimo figlio di Oron, riportato in vita dai druidi del Circolo di Plantarum, questi trovano la via.

Senza poche difficoltà Oron viene salvato e recupera il Mosaico della Vita per gli uomini nel reame delle stelle. Grazie al mosaico della Vita la maledizione viene spezzata e i dannati vengono guariti.

Tuttavia la maledizione dell’oro, seppur svanita, ha colpito nel profondo persino i membri del Fardello Spezzato, corrompendoli in parte dall’interno. Infatti Thorrak, erede di un regno e amico di elfi e figlio di Nani, viene corrotto dal potere dell’oro. Un demogorgone guida il suo corpo e lo porta a compiere un atto senza precedenti nella storia.

Nel 3221 infatti una guerra portata avanti dal nuovo Re Thorrak, divenuto tale solo grazie ai poteri del demone nascosto dentro di lui, conduce i Nani nelle Terre Elfiche, varcando i reami boscosi in cui egli era considerato alleato. Città elfiche vengono distrutte e la razza degli elfi decimata. L’invasione nanica ha gravi conseguenze e viene fermata anche grazie all’aiuto degli Uomini. Qui, ormai, il Fardello Spezzato, sciolto dall’interno, prende decisioni differenti. Tasil figlio di Ilvis perde la vita difendendo Lodrith, di cui Sirian prende il controllo. Sirian diviene Re degli Elfi e vendica la sua gente sterminando tutti i Nani che hanno preso parte alla guerra rimasti.

Dopo circa quarant’anni dall’avvento della grande guerra tra Nani ed Elfi,

nel 3272 Vadoron figlio di Oron, per vendicare il padre organizza una spedizione di guerrieri, mercenari e cacciatori di draghi — si mormora guidata anche da Lord Astaroth — tenta di eliminare Avothar per sempre. Fallisce, e il drago più potente riappare nelle Terre di Heres, trasforma l’isola nel proprio regno e getta nell’abisso il corpo stanco di Oron. Nel 3301 l’ultimo Re degli Elfi, Sirian figlio di Lodriel, ferisce l’occhio del mostro con la spada del padre, ma viene massacrato insieme agli ultimi elfi. I pochi nani superstiti si inabissano tra i monti, comprando la sopravvivenza con tutte le loro ricchezze. Avothar infine batte le ali sull’Isola del Consiglio della Gemma e la fa sprofondare sotto il mare.

La fine del mondo elfico e nanico avviene definitivamente nell’anno 3301, quando l’ultimo Re degli Elfi, Sirian figlio di Lodriel, tenta un attacco al drago con gli ultimi combattenti rimasti. Avothar viene ferito a un occhio dalla lama di Sirian, la spada di suo padre, ma questo viene ucciso brutalmente insieme a tutti gli elfi rimasti.

I pochi Nani rimasti sembrano essere spariti tra le montagne più nascoste e tutte le loro ricchezze lasciate al drago come segno di sottomissione in cambio di essere risparmiati. Il grande drago rosso regna sopra le più grandi città della storia, mentre il regno elfico diviene un cumulo di cenere e distruzione.

Avothar vola, come ultimo atto di distruzione, sopra l’Isola del Consiglio della Gemma e, con le sue ali, innalza le maree e fa sprofondare l’isola sotto il livello del mare.

Le terre degli uomini invece rimangono a guardare la distruzione delle terre elfiche e naniche, senza il potere di agire. Picco Tonante e Cresta Azzurra restano salde fino al 3429 e, vedendo l’accaduto, si uniscono dopo diversi accordi e patti sotto la bandiera di un unico regno, chiamato la Corona.

La Corona porta con sé la storia millenaria di un popolo che ha visto guerre, pace, mostri, la distruzione del popolo degli elfi, ritenuti gli immortali, e decide di rafforzarsi sempre di più, basando tutto sulle proprie forze.

Rimane una piccola minoranza di razze minori presenti a Picco Tonante e Cresta Azzurra — Nani ed Elfi — che rimangono una rarità ormai da vedere lungo le strade della città.

Nel 3430 viene eletto Re Kriger I come Re della Corona.

Re Kriger riesce, grazie alla sua esperienza, a far insorgere di nuovo il popolo umano dalla crisi passata: risana e bonifica le terre del Nord dietro al grande vulcano del Tonante, inotre in memoria del popolo degli elfi abolisce l'Isola di Palma e fonda l'Isola di Lodrith al suo posto, dove i resti della società e storia elfica possano essere custoditi come anche tutti gli elfi che vorranno viverci. Re Kriger cede i diritti sull'Isola di Lodrith a Lethó,ultimo figlio di un primordiale e Signore Elfico , Principe Teresseo.

La stirpe di Re Kriger continua con i suoi figli e nipoti, tra questi spicca Re Kriger III che durante una spedizione nell'anno 3552 verso Nord scopre una grande isola emersa dalle acque del mare che prende il nome di Isola di Nuovo Mondo. In queste terre inesplroate di difficile percorrenza viene fondata solo una piccola cittadina nella parte dell'isola dove le condizioni metereologiche e morfologiche lo consentono. Tuttavia parte della maggior parte dell'isola rimane selvaggia, colma di pericoli e animali pericolosi. La stirpe di Kriger prosegue sino al 3632, terminando con Kriger IV: due secoli che portano il popolo degli uomini a una crescita economica, militare e tecnologica. Secoli nei quali gli uomini iniziano a effettuare spedizioni di esplorazioni anche nelle terre vicine e, molto di rado, verso le terre di Heres cercando materiale o spezie rare.

Nell’anno 3633 viene eletto il nuovo Re Yrós I, dove mantiene l’ordine per circa un decennio, sino a quando viene assassinato nella notte del 3645 da suo fratello Vander.

Questo evento porta il Regno della Corona a restare senza un sovrano sino al 3700. In questi anni senza un Re che unisca le due isole di Picco Tonante e Cresta Azzurra, incomprensioni e liti iniziano ad incombere tra i governanti delle città, sino a quando, nel 3703, sotto comune accordo si decide di strappare i trattati stipulati per unire le due isole sotto al Regno della Corona. Picco Tonante diviene quindi un Regno indipendente come anche Cresta Azzurra. A capo del Tonante viene eletto, tramite il Consiglio dei Sovrani, Re Torden I, mentre a Cresta Azzurra prende la corona Re Caeli.

Diversi e con ideologie differenti, rimangono molto distanti ed i dazi tra le isole, a livello economico, raggiungono livelli altissimi. Infatti nel 3735 si manifestano svariati fenomeni di contrabbando tra le due isole, in particolar modo di caffè, tabacco, vino e spezie. La guardia costiera e di confine si ritrova a riempire molto spesso le carceri e a dover scagionare i prigionieri prima del previsto.

Nel 3736 Re Torden I introduce la pena di morte per il reato di contrabbando a Picco Tonante, mentre a Cresta Azzurra rimane solo la detenzione e i lavori forzati.

Nel 3780 Re Caeli, sfruttando la bassa marea, decide di affrontare una spedizione verso l’isola del Consiglio della Gemma, che da circa quattrocento anni è rimasta abbandonata. Re Caeli, ormai astuto e intelligente stratega, porta con sé anche un gruppo di elfi che riescono a ricostruire le mappe del Consiglio della Gemma e a leggere i tomi magici presenti sulle porte di adamantino del Consiglio. Re Caeli, per circa dieci anni, a ogni bassa marea organizza spedizioni verso l’isola del Consiglio della Gemma, dove nell’anno 3790 riesce ad accedervi.

Qui scopre la presenza di due frammenti del Cuore di Bhaal, ancora perfettamente conservati all’interno in teche di adamantio.

Re Caeli porta via i frammenti dal Consiglio e richiude le porte.

La notizia dell’arrivo di Re Caeli con i frammenti ad Azzurra giunge ben presto a Re Torden e alla gente di Picco Tonante.

Re Caeli decide quindi di invitare Re Torden a palazzo per discutere del potere dei frammenti e come tutto sarebbe potuto cambiare grazie al loro potere. Infatti anche solo aprendo le teche il potere dei frammenti dava vigore alle terre degli uomini rendendo più ricco il raccolto e gli animali più numerosi.

I due Re si ritrovano nell’ultimo giorno di mezza stagione, dell’anno 3791.

Il potere dei frammenti convince i due Re a collaborare per la prima volta e, nonostante le divergenze passate, si decide che entrambi i Re possederanno un frammento a testa in modo da fare il bene del loro popolo e della razza degli uomini.

Il Consiglio Elfico, instaurato da Re Caeli come aiuto per le spedizioni al Consiglio della Gemma, suggerisce tuttavia di non provare a prendere i frammenti perché troppo potenti per essere tenuti dai mortali.

I due Re non badano ai consigli e provano a prendere dalle teche i frammenti, ed in entrambi i casi i due Re vengono uccisi istantaneamente: il loro cuore esplode soltanto provando a toccare il frammento.

Il Consiglio Elfico, che prende posizione nella capitale di Azzurra, decide dunque di conservare all’interno di una sala segreta i due frammenti ritrovati sino a nuovo ordine.

Il Concilio dei Paladini tuttavia sequestra i due frammenti, e viene deciso che verrà lasciato prendere solo al Re che ne sarà degno.

Nell’anno 4000 il Gran Maestro Zuren salva Picco Tonante dall’eruzione del vulcano, deviando l’inevitabile evento verso i mari del Nord. Picco Tonante dunque rende onore ai maghi e alle gesta di Zuren: vengono approvate delle leggi che rendono la magia libera in ogni sua forma a fini di bene, mentre nelle terre di Cresta Azzurra rimane materia illegale se non approvata dal governo locale. Gran Maestro Zuren viene eletto Re di Picco Tonante.

Una creatura mai vista nelle terre di Cresta Azzurra, un minotauro imponente, si presenta come l’erede della corona di Azzurra. Teran il Minotauro si dirige al Concilio dei Paladini e chiede di poter provare a reggere il potere del frammento, e che l’avrebbe usato per proteggere e rendere l’isola di Cresta Azzurra un posto migliore.

I Paladini del Concilio vedono in Teran gli occhi di un animo buono e di un forte Re, così gli lasciano tentare, e come previsto egli riesce a reggere il potere del frammento.

Grazie al frammento Re Teran vive molto più a lungo e la terra di Cresta Azzurra inizia a prosperare.

Dopo circa trent’anni Picco Tonante inizia ad arrancare, e come se il bilancio tra le due isole sia drasticamente a favore di Cresta Azzurra. Re Zuren capisce ben presto, grazie alle sue competenze arcane, che si tratta di Teran e del frammento.

Quando i due cercano il dialogo Teran non ascolta ed il potere del frammento gli conferisce una superiorità che va ben oltre qualsiasi mortale. Infatti per oltre trent’anni egli ha tenuto il frammento del Cuore di Bhaal e gli ha concessi poteri sovrannaturali.

Tuttavia Zuren, consapevole di non voler rischiare a reggere il frammento per conto suo, trova il modo di eliminare Re Teran. Riunendo i più potenti Gran Maestri, Zuren affronta Teran in uno scontro; tuttavia, dacché il piano doveva rimanere segreto, questo viene scoperto ben presto dalle forze armate di Cresta Azzurra.

Così, il primo giorno della stagione dei ghiacci del 4001, inizia la Guerra del Golfo che prende piede sulle coste di Conca Azzurra.

La guerra dura per dieci giorni, durante i quali le forze armate vengono decimate in una guerra sanguinosa e magie potentissime vengono lanciate.

La magia ha la meglio e distrugge le difese di Cresta Azzurra, trovandosi di fronte direttamente Re Teran. Il Minotauro uccide gran parte dei Maghi ma, quando si ritrova il potere di ben quattro Gran Maestri contro, si ritrova avvolto dalle fiamme e capisce che, se avesse continuato, essi avrebbero potuto distruggere tutte le città di Cresta Azzurra.

Re Teran decide di fermarsi e di strapparsi dal petto di sua volontà il frammento del Cuore di Bhaal. Teran muore: il suo corpo non è riuscito a riprendersi dall’abbandono del frammento.

Il Concilio dei Paladini, scoprendo l’accaduto a Cresta Azzurra e l’abuso magico nelle terre dell’Azzurra, decide di punire i Maghi con dei sigilli che vietano la magia nelle città principali.

Il frammento viene recuperato e deposto all’interno della sua teca. Questo viene ridato ai Paladini e si decide che verrà tenuto in custodia.

Dopo circa un anno dall’avvenuto, il governo cambia e il modo di decidere le cose viene rivalutato, mettendo diverse nuove leggi e poteri. Ogni grande città ora presenta un consiglio composto da un mago e da un paladino o chierico.

Nel 4002 viene eletto Re Algran I sotto la Corona di Cresta Azzurra e Re Harman per Picco Tonante.

Re Harman perde la vita durante una battuta di caccia nell’estate del 4012 e sua moglie, la Regina Andora, prende il suo posto, incinta del futuro erede.

Circa due secoli dopo la Guerra del Golfo, il mondo degli uomini è pacifico. La stirpe di Re Alaran e della Regina Ancora prosegue.

Una spedizione di comune accordo con le due isole prende piede nella notte del 4201: un gruppo di avventurieri sbarca nelle vecchie Terre di Heres, ormai mille anni dopo la loro distruzione.

Di questa spedizione, composta da circa cento uomini, solo uno ritorna nelle terre di Picco Tonante e riporta direttamente al proprio Re che il drago è ancora vivo e che gli ha lasciato detto di non scomodarlo per così poco la prossima volta.

Oggi 4272 i popoli degli uomini stanno passando un periodo di pace; la crescita economica è lenta ma presente e il contrabbando tra le due isole, seppur ancora presente, diminuisce. Il brigantaggio è fenomeno presente solo nelle terre dell’Est, mentre le Navi Pirata rimangono un pericolo costante per il commercio marittimo. Re Algran IV per Cresta Azzura e Re Harman III per Picco Tonante hanno stabilito incontri annuali per discutere dei progressi e del futuro del loro popolo.

Elfi e Nani, invece, sempre più una minoranza quasi impercettibile, vivono mischiati in qualche cittadina, apparentemente senza ormai importare più molto per il futuro del mondo.